Quattro domande a… Caterina Chimenti
Il primo viaggio
L’ho fatto con i miei genitori e mio fratello: mio padre aveva acquistato un piccolissimo camper (più un furgone per la verità) con l’intento di farci vedere più mondo possibile al di fuori dei soliti flussi turistici. La prima tappa di noi quattro campeggiatori in erba è stato il sud della Francia, visitato in lungo e largo mescolandoci tra la gente: mercati, strade, negozi, il tutto molto differente dalle solite vacanze al mare dei miei compagni di scuola. Avevo sette anni e la passione dei viaggi “indipendenti” è nata proprio così.
Il viaggio più avvincente
A Tokyo. Mille stimoli visivi e un mondo completamente estraneo, lontanissimo dallo stile di vita europeo e italiano. Un benefico shock culturale.
La città o il luogo preferiti
Difficile dirlo. Forse Melbourne: vita rilassata alla maniera australiana, con un pizzico di fascino della vecchia Europa.
Il libro preferito
Salman Rushdie, I Figli della Mezzanotte.