Timira, romanzo meticcio

Festival del Viaggio 22 maggio 2012 1
Timira, romanzo meticcio

Sabato 9 Giugno, ore 21
Libreria Caffè La Cité, Borgo San Frediano 20r

Wu Ming 2

Antar Mohamed

Presenta Alessandro Agostinelli

Nel 1919 Giuseppe Marincola è maresciallo di fanteria nella Somalia italiana. Combatte le tribù ribelli, addestra i dubat, mette al mondo due figli con una donna del luogo, ma a differenza di tanti commilitoni decide di riconoscerli e farli crescere a Roma.

Giorgio e Isabella Marincola diventano così due dei primissimi “black italians” a frequentare le scuole della capitale, durante gli anni di Mussolini, dell’Impero e delle leggi razziali. La loro storia personale si intreccia a quella dell’Italia. Giorgio muore da partigiano in Val di Fiemme. Isabella, enigmatica mondina in “Riso amaro”, schiava di Medea in una tragedia di Corrado Alvaro, modella per Guttuso, nei primi anni Sessanta torna in Somalia. Ma la guerra civile la costringe a fuggire nell’Italia di Tangentopoli, dov’è testimone e vittima di un nuovo razzismo.

“Timira” indaga ottant’anni di storia da una prospettiva inusuale: il colonialismo fascista, la difesa della razza, l’amministrazione fiduciaria in Somalia, la cooperazione con Siad Barre, la visita di Craxi a Mogadiscio, il fallimento dello Stato. E ci racconta un paese incapace di farsi carico del suo passato.

One Comment »

  1. maria petronio 2 giugno 2012 at 22:04 - Reply

    Questo libro ispirato ad una storia vera, riprende particolarmente una storia che ho tracciato nel romanzo che ho pubblicato nel 2010: Speranza, amori e gelosie –
    Narro infatti di un immigrato italiano in Libia in epoca fascista, della guerra e del matrimonio con una ragazza libica, che gli darà una figlia di nome Matilde.
    La ragazza ha una relazione sfortunata con un giovane medico già sposato, quindi dopo i tumulti del 1968 fuggirà a Milano, dove si ritroverà sola, troppo africana e senza denaro. Troverà lavoro come modella e finirà con sposare un mediocre fotografo. Nel periodo di Tangentopoli resta vedova, con gravi problemi economici ed una figlia da tirare su. Solo a distanza di altri trent’anni ritroverà il suo primo amore, e la possibilità di ritornare in Libia per recuperare le radici di un lontano passato.

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